Lì dove il Mojave e il Colorado si incontrano. Il Joshua Tree National Park è uno di quei luoghi che non si dimenticano facilmente. Un’affascinante varietà di piante e animali, una terra scolpita da forti venti e torrenti. Cieli notturni pieni di stelle, una ricca storia culturale e caratteristiche geologiche surreali. Le meraviglie di questa vasta area selvaggia nel sud della California. Nel nostro viaggio lungo gli Stati Uniti in camper, non poteva mancare una tappa al Joshua Tree National Park!
Stati Uniti in camper: cosa vedere al Joshua Tree National Park
Il Joshua Tree National park è la meta ideale per gli amanti della natura selvaggia e del trekking. Ci sono davvero tantissimi percorsi da fare e da scoprire: paesaggi lunari, vegetazione unica nel suo genere e panorami mozzafiato.
Il suo nome deriva dalla Yucca brevifolia (in inglese Joshua tree, cioè albero di Giosuè), pianta caratteristica di quest’area. Gli U2 hanno dedicato un intero album a questa meraviglia naturale.
Per consultare tutti i possibili itinerari, ti consiglio di visitare il sito ufficiale dove troverai tutto quello che c’è da sapere per visitare al meglio questo parco. Quando inizi la visita chiedi consiglio ai rangers, ti daranno tutte le informazioni necessarie in base anche alle tue esigenze. Se viaggi con i bimbi, in questo caso ti sapranno consigliare i migliori itinerari da fare. Qui trovi una tabella dettagliata con tutti gli itinerari di facile percorrenza.
Ma adesso veniamo alla NOSTRA esperienza al Joshua Tree National Park, un’esperienza a ritmo lento che ci ha fatto vivere emozioni fortissime e regalato cieli blu e notti stellate come mai ne avevo viste in vita mia!
Siamo arrivati al Joshua Tree nel tardo pomeriggio, dopo aver fatto una tappa a Palm Spings che dista appena 50 km. Avevamo in mente di visitare la cittadina di Palm Springs, ma davvero non ci ha entusiasmato, quindi dopo una sosta tecnica abbiamo deciso di proseguire per il Joshua per approfittare della luce che ci stava regalando quella bellissima giornata.
Se hai seguito i miei racconti precedenti, saprai che non abbiamo prenotato nessun campeggio o area di sosta in anticipo. Al Joshua Tree e dintorni, ci sono ben 8 aree di sosta, ci siamo detti “troveremo sicuramente posto in una di queste!”. E invece no. Niente, nothing to do!
Nell’attesa di capire e decidere dove campeggiare, ci siamo fermati in una bellissima area del Parco dove c’erano alcuni tavoli e postazione barbecue. I bambini erano molto stanchi per via delle ore trascorse in camper, avevano bisogno di correre e sgranchirsi le gambe e al Joshua hanno trovato “terreno per il loro piedini”.
Ci siamo messi ad esplorare i dintorni, abbiamo giocato a nascondino tra le dune di sabbia e osservato la vegetazione circostante. Io ero un po’ in paranoia perché non conoscendo il posto non avevo idea dei pericoli reali (serpenti, ragni ecc.) mentre i miei bambini correvano come matti, liberi e selvaggi! Nel frattempo, al calar del sole, ci siamo goduti uno splendido tramonto sulle dune. A distanza di un anno mi emoziono ancora pensando a quei momenti.
La sera stava arrivando e noi eravamo ancora senza una meta per campeggiare. Ci trovavamo in un punto abbastanza isolato, ci siamo detti “rimaniamo qui, nessuno ci dirà nulla” e invece no. Gli americani sono davvero precisi e scrupolosi, un simpatico ranger arrivato dal nulla (seriamente ma dove si era nascosto?) ci dice che lì non si poteva sostare per la notte e ci suggerisce un’area gratuita proprio prima dell’ingresso del parco nazionale, dove poter sostare per la notte senza nessun problema. Ovviamente essendo un’area assolutamente “wild” non c’era nulla (acqua, elettricità. scarico).
In questi casi è bene sempre avere una buona scorta d’acqua nei serbatoi e il generatore di corrente elettrica. Nella scelta del parcheggio ci siamo fermati vicino ad altri camper, è sempre bene non isolarsi. Il cielo stellato del Joshua Tree chi se lo dimentica? Per non parlare del nostro risveglio al mattino…
Consigli per sostare (gratis) con il camper negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti non è consentita la sosta libera in camper. Bisogna parcheggiare in aree di sosta adibite che possono essere pubbliche o private. Per quanto riguarda le aree di sosta e campground privati c’è solo l’imbarazzo della scelta. Noi ci siamo trovati molto bene nei campeggi KOA, che hanno davvero tutto e nulla da invidiare agli hotel. Il problema delle aree di sosta o campeggi privati è il prezzo: sono abbastanza cari, non si trova nulla al di sotto dei 30 dollari a notte (per uno davvero basic) se vuoi dei campeggi più esclusivi preparati a spendere anche 100 dollari a notte. Presso i campeggi KOA il prezzo medio per la sosta con il camper è di 60 dollari a notte.
Invece, se vuoi provare a prenotare un campground all’interno dei Parchi Nazionali o nelle States Beach ti consiglio di pensarci almeno 6 mesi prima della tua partenza, perché i prezzi sono ottimi (dai 12 ai 20 dollari a notte) e di sicuro il contesto è davvero suggestivo, ma proprio per questo motivo vanno a ruba subito. Qui il link per prenotare in anticipo. Altri funzionano con la filosofia “first come, first served” ovvero chi arriva per primo si prende il posto, ma ciò vuol dire arrivare presto al mattino per cercare di accaparrarsi una postazione per il camper.
Ci sono però alcune soluzioni per sostare gratis la notte in camper negli Stati Uniti ovvero:
- Parcheggi Walmart (ma non tutti lo consentono, quindi bisogna informarsi in anticipo).
- Dispersed Camping: ovvero delle aree “selvagge” disperse nelle foreste americane dove ci sei solo tu e la natura circostante (forse anche qualche orso o coyote!). Ovviamente non c’è luce, né acqua, né scarichi insomma niente di niente. Un’esperienza che consiglio a chi non ha bambini oppure al massimo solo per una notte. Così come abbiamo fatto noi al Joshua Tree National Park. Per maggiori informazioni sui dispersed camping ti suggerisco questo sito.
- Rest area lungo le autostrade. È una soluzione di emergenza che noi abbiamo utilizzato solo due volte perché eravamo troppo stanchi per proseguire. In genere nelle rest area ci sono molti camionisti, c’è un edificio dove si trovano i bagni e anche le docce, delle macchinette automatiche per snack e bevande e nient’altro. Il mio consiglio è quello di chiudersi bene e non aprire mai a nessuno. Io onestamente, quelle notti le ho passate in bianco perché non mi sentivo molto sicura, soprattutto per i bambini. Ma tutto è andato per il meglio!
Lasciamo il Joshua Tree donandogli un pezzetto del nostro cuore, ci avviciniamo alle terre sacre: Monument Valley stiamo arrivando! A presto per i prossimi racconti dei nostri Stati Uniti in Camper!
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di questo viaggio, sei tipo da camper o da hotel 5 stelle? Ti aspetto nei commenti.
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Che emozione leggerti e rivedere quei luoghi magici che tanto ho amato! Informazioni e consigli utili per organizzare una visita a joshua tree campfamily direi!!!
Io mi sono emozionata a scriverlo…ogni volta che vedo quelle foto mi viene il lacrimone 🙂
Sogno di fare una vacanza in camper da molto tempo!! Mi hai fatto venire voglia di partire!! Il camper immagino lo abbiate noleggiato negli Usa giusto?
Sì Francesca, lo abbiamo prenotato dall’Italia e ritirato a San Francisco 🙂
Il camper è un’es che mi piacerebbe vivere! Se dovessi provarci mi piacerebbe proprio farlo negli Stati Uniti
Il viaggio in camper è l’on the road per eccellenza, soprattutto se fatto in USA
Ho fatto diversi viaggi in camper in Canada e USA. Abbiamo iniziato quando mio figlio era molto piccolo e si è rivelata una soluzione comoda e divertente. Non siamo stati in questa zona, davvero interessante.
Che meraviglia il viaggio USA in camper! Ma il noleggio, quanto è costato?
Non tantissimo il noleggio per 17 giorni 1200 euro, trovi un post dedicato alle info sul noleggio del camper negli USA
Noi siamo da campeggio ma nei nostri viaggi negli states abbiamo fatto il viaggio in auto e pernottamenti nei classici motel americani.
Questo post è molto interessante perché stiamo organizzando il giro del mondo in camper. Lo stampo. 🙂
Non sai che voglia di avventura mi hai dato! adoro viaggiare in camper e per ora solo l’ho provato in Italia… spero di farlo in USA anche io e ti chiedero’ sicuramente consigli!! GRazie!
Sì è proprio così, i viaggi in camper sono davvero per gli amanti dell’avventura poi negli States ancor di più!