Sono cresciuta con il mito e l’ammirazione per la figura dell’assistente di volo. Essere costantemente in giro per il mondo, vivere esperienze sempre nuove e conoscere persone e tradizioni diverse. E poi il lusso, gli hotel prestigiosi, le divise super chic! Non era forse questo forse l’immaginario collettivo di quest’iconica figura almeno 20 anni fa? Ultimamente, pero’, le cose sono cambiate. Gli standard si sono abbassati notevolmente (e probabilmente anche i budget di certe compagnie aeree). Gli assistenti di volo vengono visti -in maniera totalmente sbagliata- come “camerieri di bordo” che si limitano a farti accomodare in areo e portarti caffè e gratta e vinci. Non so se te l’ho mai detto ma anche io sono stata assistente di volo, solo per sei mesi pero’. La mia è stata un’esperienza che mi ha profondamente rammaricato per via di un licenziamento di massa ingiusto. Ma non è di questo che voglio parlarti oggi, anche perché facendo corto medio raggio mi limitavo a guardare i cieli degli aeroporti per poi ripartire subito.
Ti voglio parlare di chi invece ce l’ha fatta a vivere il sogno di diventare Assistente di volo per una delle compagnie aeree più prestigiose al mondo: la Emirates. In quest’intervista Ornella, ex assistente di volo Emirates, ci racconterà la sua esperienza a Dubai e in giro per il mondo.
Come diventare Assistente di Volo Emirates
Ciao Ornella e benvenuta su ClaireinSicily!
Vorrei andare subito al sodo e chiederti qual è stato l’iter per diventare assistente di volo Emirates?
Nel 2014 mi trovavo in un momento abbastanza critico della mia vita, non riuscivo a trovare lavoro qui in Sicilia e stavo valutando la possibilità di andare fuori per avere maggiori possibilità. Navigando sui vari siti di offerte di lavoro ho visto che Emirates aveva indetto un open day proprio a Catania per la ricerca di assistenti di volo, così senza pensarci troppo ho inviato la candidatura e sono stata chiamata per le selezioni.
Raccontaci un po’ di come si sono svolte le selezioni. Quali sono gli standard minimi per diventare assistente di volo Emirates?
Per poter accedere alle selezioni bisogna prima di tutto possedere questi requisiti:
- Riuscire a toccare con le mani i 212 cm di altezza
- Età minima 21 anni
- Ottima conoscenza della lingua inglese, sia orale che scritta
- Nessun tatuaggio visibile nelle parti del corpo scoperte (braccia, mani, gambe, caviglie…)
- Godere di ottima salute
Le selezioni sono state molto dure, colloqui individuali, test scritti e test di gruppo. Alla fine su 300 candidati (tra uomini e donne) solo 3 sono stati selezionati. E io, per mia grande fortuna, sono stata una tra questi.
Prima di iniziare a lavorare, suppongo abbiate fatto un corso di formazione. Quali argomenti avete trattato?
Sì esattamente. Prima di iniziare “a volare” bisogna ottenere una certificazione particolare, che in Italia viene rilasciata dall’Enac. A Dubai, invece, è un po’ diverso. Il corso è stato organizzato e, interamente finanziato dalla compagnia aerea. L’unico “neo” è che questa certificazione è valida solo per lavorare negli Emirati Arabi. La formazione è stata davvero tosta, mi sono trovata a studiare cose che non avrei mai pensato di imparare: basi di aerotecnica, meteorologia, regolamentazione aeronautica e ruolo dell’autorità dell’aviazione civile, terminologia aeronautica. Teoria del volo, struttura e impianti di un aeroplano, uso degli equipaggiamenti di emergenza e procedure di emergenza. E ancora medicina e primo soccorso, CPR (rianimazione cardio-polmonare) e tantissimi altri argomenti. Tra gli argomenti più “frivoli” persino corso di trucco e parrucco. Come puoi vedere l’assistente di volo non si occupa solo di portare tè e caffè a bordo. Deve essere sempre a pronto a qualsiasi emergenza.
Qual è stato il tuo primo volo?
Una delle tratte più lunghe e impegnative: Dubai-Sydney. Il volo dura quasi 14 ore e i momenti per riposarsi sono davvero pochi. Una volta arrivata a Sydney avevo 24 ore di stop per riposarmi, ma era troppa la voglia di scoprire l’Australia così una volta arrivata in hotel, dopo una doccia e una ricca colazione, sono andata in giro per la città!
Ci racconti una giornata “tipo” di un’assistente di volo Emirates?
Quando si lavora le giornate sono molto frenetiche, trascorrevo più tempo in aria che sulla terraferma. In genere bisognava presentarsi all’headquarter due ore prima della partenza del volo. I residence degli assistenti di volo Emirates si trovano a Sarab (non tutti però), una località situata in mezzo al deserto a 40 minuti da Dubai. Il bus della compagnia ci veniva a prendere e ci portava direttamente in aeroporto. Per preparami impiegavo una buona ora, perché tutto doveva essere perfetto: trucco, parrucco, divisa. Insomma si dorme poco! Una volta arrivati in aeroporto, facevamo il briefing di sicurezza, poi controlli di sicurezza a bordo e varie procedure pre-imbarco.
Parliamo un po’ di Dubai, come ti sei trovata? Cosa ti ha colpito di più di questa città?
Dubai è una città strana, un impero in mezzo al deserto. Inizialmente ho avuto la sensazione di trovarmi in una città-parco giochi. Ci sono moltissime possibilità di svago anche al chiuso, considerando che in estate il caldo è davvero insopportabile: il termometro segna 45 gradi con un umidità dell’80% e la sera scende intorno ai 38 gradi. Per farti capire, alle fermate dell’autobus c’era l’aria condizionata! Di Dubai ti colpisce il lusso e il suo essere “artefatta”. Ho notato comunque che Dubai è una città per gente facoltosa, ovvero, se hai soldi da spendere puoi fare tante cose altrimenti no. Esiste un evidente divario tra le classi sociali: troppo lusso da un lato e troppa povertà dall’altro.
Ornella, dimmi tre cose che hai amato di più di questo lavoro
Forse sintetizzare con tre cose sarà molto difficile ma di getto ti dico:
- La fortuna di trovarsi nel giro di una settimana tra le strade di Sydney e dopo qualche giorno tra i grattacieli di Tokio, respirare il Sud Africa e andare in giro in tuk tuk in Bangkok e magari fare bungee jumping in Nuova Zelanda. Questi ricordi me li porterò sempre nel cuore.
- Mantenere uno stile di vita abbastanza “alto”, che nella vita normale magari non potresti permetterti (hotel di lusso, locali prestigiosi).
- Uno stipendio più che decoroso a fine mese!
Dato che non è mai tutto oro ciò che luccica, ci dici quali sono gli aspetti negativi (perché ci sono giusto?) di questo lavoro?
Ci sono eccome! Prima di tutto lo stile di vita assolutamente “sregolato”, ritmi frenetici, perdita di sonno e difficoltà di adattamento a causa del jet lag. Per non parlare poi dell’alimentazione, con quei ritmi era davvero difficile seguire un’alimentazione sana e corretta. Non esistono Natale, capodanno, festivi e compleanni e si lavora anche (e soprattutto) la notte. Bisogna fare tanti sacrifici perché al di là della figura “romantica”di questo lavoro, bisogna lavorare, studiare e impegnarsi seriamente.
Ornella, il mio è un blog di viaggi, quindi ti prego fammi (e facci) sognare ed elencami tutti i paesi in cui sei stata. Magari anche quello che ti ha colpito maggiormente.
Ok faccio una lista di tutti i paesi che ho visitato nel giro di un anno: Nuova Zelanda, Cina, Corea del Sud, Filippine, Australia, Marocco, Mauritius, Giappone, Sud Africa, Thailandia, Germania, India, Spagna…avrò forse dimenticato qualche posto 🙂 Quello che mi ha colpito maggiormente? Probabilmente il Giappone per la sua affascinante cultura e per lo straordinario senso civico dei giapponesi!
Ornella, adesso che non lavori più in Emirates quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sono un’anima alla costante ricerca di sfide e novità. Dopo un periodo di pausa, ho frequentato un corso per diventare croupier, tra qualche giorno inizierà una nuova avventura ma questa volta in mare, a bordo di una nave da crociera. In ogni caso sono sempre in movimento!
Adesso che siamo alla fine di quest’intervista possiamo svelare ai nostri lettori che abbiamo più di una cosa in comune?
Certamente! Amiamo viaggiare, scoprire nuovi posti e culture, amiamo le sfide e cosa più importante di tutte: siamo sorelle!
La sindrome di Wanderlust sarà allora ereditaria?
E tu, hai mai viaggiato con la compagnia aerea Emirates? Cosa ne pensi della figura dell’assistente di volo?
Ti aspetto nei commenti!
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per un attimo mi sono ritrovata a viaggiare tra i cieli del mondo . Bellissimo articolo 😘
Devi dire grazie a Ornella 🙂
Davvero….molto coinvolgente….anni or sono…ebbi la possibilità di entrare a far parte…della nostra compagnia quella magica di un tempo…parlo dell’Alitalia…purtroppo…non ebbi il coraggio di andare via dalla mia cittadina…avevo paure ed ansie nel lasciare il nido…e cosi…persi la bellissima opportunità di vivere e vedere il mondo dal vivo….Oggi…lo vorrei ma l’anagrafica non è dalla mia parte….Grazie …Ornella…in questo tuo racconto…hai messo tutta la gioia e la voglia di mettersi in gioco…Brava…anzi brave…tua sorella ha fatto un ottima intervista.
Mirella
Ti ringrazio per il tuo feedback e sono contenta che l’intervista tra sorelle ti sia piaciuta!
Ho viaggiato l’anno scorso con Emirates e mi sono trovata benissimo! L’assistente di volo è un lavoro super affascinante! Intervista molto interessante.
Bello davvero! Un’esperienza di vita davvero unica
Anch’io ho sempre ammirato molto le persone che fanno questo lavoro, specialmente per un motivo: non hanno paura di volare, mentre io si! si proprio cosi, viaggio ma ho paura. ma vabbè esiste la pillola e amen!!
Non sapevo avessi paura di volare, comunque non sei l’unica ci sono tante persone che non si sentono al sicuro in un aereo.
Che soddisfazione essere scelti su 300 candidati!!!
La compagnia Emirates mi affascina moltissimo infatti leggendo l’articolo ho la conferma che ci tengono a curare ogni minimo dettaglio.
E’ un lavoro spettacolare che però non riuscirei MAI ad affrontare, troppe ore in volo e io le soffro moltissimo. Però l’idea di visitare tutti quei paesi in un solo anno…. WOW
E’ molto faticoso ma vuoi mettere la soddisfazione di girare il mondo così? Wow tornassi indietro…
Che interessante questa intervista! Ti racconta un mondo dal dietro le quinte. Un mondo che io da ragazzina ho sognato, ma non ho mai raggiunto. Oggi direi che una giornata di formazione in sala trucco (una delle foto che più mi ha colpito!), mi sarebbe stata davvero utile!
A chi lo dici…io sono davvero negata!
Anch’io alle elementari sognavo questo lavoro, già mi vedevo in giro per il mondo e avrei parlato chissà quante lingue straniere… ora è rimasta la passione sfrenata per i viaggi, le lingue straniere non ho più avuto occasione di impararle bene come avrei voluto, ma ho capito che l’importante in viaggio è farsi capire 😉 Che scoop che è tua sorella, dalle foto non avevo colto! Devo riguardarmi meglio le tue Chiara!
Ah ah vedrai che non ci somigliamo molto, eppure lo siamo davvero!
Bravissima! Dovresti fare la giornalista per qualche testata importante, hai fatto un intervista (ed anche Ornella ovviamente ha messo
del suo) veramente professionale ma interessante allo stesso tempo. Brava 👏
Angelo ma grazieeee, magari facessi la giornalista professionista! Sarebbe un sogno. Scrivere è una delle mie passioni più grandi e raccontare storie lo è ancor di più!
Viaggio spesso con Emirates e la trovo fantastica. una delle migliori compagnie aeree con cui ho viaggiato con mio figlio piccolo. ottima assistenza. la consiglio sempre 🙂 dagli aerei alle navi, è sempre una vita in viaggio!
Anche io trovo che sia una delle compagnie aeree migliori al mondo per standard qualitativi, servizio, sicurezza e tratte!
Molto interessante scoprire i restroscena della vita da assistente di volo Emirates! Trovo che sia una compagnia fantastica, una delle migliori con cui ho viaggiato!
Un lavoro molto bello, ma sicuramente anche molto faticoso. Però chissà che belle esperienze!
Ho un amico che lavora per gli Emirates… e conferma quanto detto da tua sorella: il lavoro di assistente di volo non è solo portare caffè, tutt’altro!
che bell’articolo 🙂 io non tocco i 212 cm con le mani..uff..sono esclusa a priori 🙁
Consolati, pure io 🙂
Ma che bella esperienza sarebbe! Volare e visitare tanti posti yeah !!
Molto interessante questa intervista. Si é una figura affascinante ma credo che come lavoro sia molto pesante e duro. Bravissima Ornella per aver vissuto un’anno a 1000.
Che bello avere una sorella hostess! Un lavoro faticoso ma che ti fa vedere il mondo.
Immagino i tuoi bambini ad ascoltare i suoi racconti e a vedere le sue foto da tutto il mondo!!
io questa qui l devo incontrare!! è proprio come me! hoa dorato le sfide e cambiare lavoro. Tantè che nel mio cv non vi è un lavoro più lungo di un anno. Chisssà magari un giorno ti manderò la foto di un volo con me come hostess?
Grazie a questa intervista ho scoperto come fanno le hostess a truccarsi e pettinarsi sempre alla perfezione… ci sono i corsi!!! Questo lato frivolo ha sempre suscitato la mia ammirazione perché anche dopo un volo di 12 ore erano perfette mentre noi passeggeri tutti super disfatti con i capelli selvaggi 🙂
C’è il trucco dietro al trucco! Però a dire il vero anche loro dopo un volo di 12 ore sono stremate poverelle, anzi molto di più dei passeggeri 🙂
Complimenti per l’intervista, degna di una vera giornalista! Solo una domanda, da giornalista: perché tua sorella non lavora più in quella compagnia aerea? Sembrava le piacesse così tanto!!!
Buongiorno Maria, ti ringrazio!! Effettivamente la domanda sorge spontanea e tu da giornalista non potevi non farla. Ti dirò che non ho volutamente aggiunto il motivo della sua partenza da Dubai perché è stata dovuta a una sua situazione personale. A distanza di qualche anno ci pensa ancora però a quello che aveva tra le mani. Ma come si dice, mai guardarsi indietro giusto? 🙂
Come contattarti in privato?😜
ciao puoi scrivere una mail a info@claireinsicily.com 🙂