
La Riserva dello Zingaro è uno dei luoghi più belli e incontaminati della Sicilia. La sua biodiversità, la sua vegetazione mediterranea, le acque trasparenti e i suoi incredibili fondali, attraggono turisti provenienti da tutto il mondo. Ma è possibile visitare la Riserva dello Zingaro con i bambini? Ti racconto la mia esperienza con qualche suggerimento utile per scoprire questo angolo di paradiso in famiglia.
La Riserva dello Zingaro con i bambini: ingressi e itinerari
Innanzitutto è bene sapere che la Riserva dello Zingaro si estende per ben 7 km. Un percorso che si snoda da Castellammare del Golfo (ingresso lato sud) fino a San Vito Lo Capo (ingresso lato nord).

Durante la nostra vacanza in Sicilia Occidentale, dopo aver trascorso la mattinata a San Vito Lo Capo, puoi leggere il racconto qui: San Vito Lo Capo con i bambini: divertimento tra mare, sole, gelati e aquiloni decidiamo di esplorare la Riserva dello Zingaro (che dista solo 20 minuti da San Vito Lo Capo) nel pomeriggio.
L’accesso da San Vito Lo Capo si trova all’altezza di Calampiso. L’ingresso è a pagamento: 5 € per gli adulti e 3 € per i bambini dagli 11 ai 14 anni e gratis per i bimbi sotto i 10 anni.
Prima di accedere alla riserva c’è un chiosco, ideale per fare rifornimento d’acqua e cibo (dopo non si trova nulla), anche se consiglio di pensarci prima ovviamente.
Itinerari consigliati per visitare la Riserva dello Zingaro con i bambini
Con una facile passeggiata di 15/20 minuti circa, si accede alla prima caletta, Cala Tonnarella. Il percorso è semplicissimo per i primi 5 minuti, tutto pianeggiante. Successivamente inizia un piccolo dislivello, non troppo impegnativo. I miei bimbi (3 e 5 anni) lo hanno fatto senza alcun problema.
Mio figlio ha battezzato l’itinerario con il nome “il sentiero degli odori”, e credo abbia trovato il termine giusto. Camminando tra fichi d’india, palme nane e capperi, si è invasi dall’odore del rosmarino e del mirto. Il paesaggio mozzafiato rende piacevole il percorso, ogni pianta, ogni fiore e animale (abbiamo incontrato tante lucertole e farfalle colorate) rappresentano un bellissimo spunto di osservazione e domande.
Arrivati alla prima caletta, ti segnalo anche la presenza di servizi igienici. Da qui puoi decidere se fermarti o proseguire per la seconda caletta, Cala dell’Uzzo. Noi ci siamo fermati, ma semplicemente perché eravamo già stanchi dopo la mattinata trascorsa a San Vito.

Probabilmente, dedicando l’intera giornata alla Riserva dello Zingaro, avremmo sicuramente proseguito lungo in percorso. Ma va bene così. Quando si viaggia con i bambini è bene anche riconoscere i propri limiti e cercare di entrare in sintonia con i loro ritmi. Peccato perché sarei arrivata volentieri alla Grotta Preistorica!
Comunque non ci siamo sbagliati perché abbiamo trascorso un pomeriggio stupendo. A fine maggio l’acqua è ancora fredda, io non ho pensato minimamente di fare il bagno perché sono una tipa “molto freddolina”. I miei bimbi presi dall’entusiasmo si sono tuffati senza grossi problemi.
Se decidi di accedere, invece, da Scopello ti consiglio di fermarti a Cala Capreria, la prima caletta che si raggiunge attraversando un sentiero di circa 800 metri con dei piccoli dislivelli.
La Riserva dello Zingaro con i bambini: consigli e accorgimenti
Come vedi visitare la Riserva dello Zingaro con i bambini non è impossibile e, sebbene non si riesca a fare tutto il percorso (fino a Scopello sono 2 ore solo andata!), rimane un’esperienza affascinante a stretto contatto con la natura.
Bisogna però adottare qualche accorgimento prima di iniziare il percorso, che faciliterà senz’altro la tua esperienza:
- Prevedere acqua in abbondanza e cibo a sufficienza
- Indossare scarpe chiuse, non necessariamente da trekking, ma per favore NO infradito!
- Viaggiare leggeri possibilmente con uno zaino in spalla per avere le mani libere
- Non caricarsi di roba inutile, per una volta i secchielli e le palette possono anche rimanere a casa. I bambini troveranno sicuramente altri spunti per giocare
- Non è possibile introdurre ombrelloni, sedie, sdraio ecc.
- Scarpette da scoglio consigliatissime, poiché le calette sono un misto tra ciottoli e ghiaia
- Non dimenticare una maschera per esplorare il mondo sottomarino
- Portare cappellino e crema solare
- Evitare di incamminarsi nelle ore più calde della giornata.
Spero che la mia esperienza possa esserti utile per scoprire questo splendido angolo di paradiso anche con i tuoi bambini!
La Riserva dello Zingaro con i bambini? Ma certo che sì!
Cosa ne pensi di questo posto? Non credi anche tu che sia unico nel suo genere? Ti aspetto nei commenti!
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A presto,
Chiara
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Caspita in piena estate è sicuramente impegnativo con i bimbi ma che spettacolo!
Complimenti per le foto, sono meravigliose!
Beh meraviglia. Farla tutta sarebbe fantastico. E magari il prossimo anno in ottobre o novembre lo faccio anche 🙂
Che meraviglia, dei luoghi davvero paradisiaci. Grazie per i preziosi consigli per visitare questo posto bellissimo con i bambini
Che colori questo mare! Sei fortunata a vivere in una regione così bella paesaggisticamente!
Che percorso incantevole…passeggiare nella riserva è un’esperienza sensoriale!
Già il nome è tutto un programma! Dalle foto traspare un paesaggio incantevole. Il Paradiso Terrestre! 🙂
Lo è davvero. La Riserva dello Zingaro è un posto paradisiaco 🙂
Wow che bello! La Sicilia ci manca e dobbiamo sicuramente recuperare, San Vito, la riserva, Castellammare saranno sicuramente la meta di un nostro prossimo viaggio di mare!
E te la consiglio assolutamente, con i bambini poi la Sicilia è davvero una meta ideale
Non ci sono mai stata, ma [ una meta che mi ha sempre affascinato tanto, sara’ il nome particolare. COmunqu eun mare bellissimo, come al solito.
Ti auguro di andarci un giorno perché è davvero stupenda
Fatto! La Riserva dello Zingaro si può fare con i bambini. Grazie, i tuoi consigli sono stati veramente utili.
ne sono davvero felice! La Riserva dello Zingaro è un posto incredibile
Purtroppo adesso portare l’ombrellone all’interno della riserva è vietato. Da tre anni, a quanto dicono. Io l’anno scorso non ero venuto e due anni fa era primavera, non ci avevo nemmeno fatto caso. In estate con i bambini diventa problematico, per non dire proibitivo con quelli molto piccoli. Penso che dovrebbero prevedere deroga in questi casi, altrimenti equivale sostanzialmente ad impedire la fruizione. Suggerisco di aggiornare l’articolo. Grazie
Hai ragione, aggiornerò sicuramente l’articolo! Grazie per la segnalazione