Viaggiare con i bambini: 8 cose che avrei voluto dirvi…

bagagli in aeroporto per viaggiare con i bambini

Questo post non è per i genitori che viaggiano con i bambini! Non è nemmeno una lista di consigli per mamme che desiderano organizzarsi per affrontare i lunghi viaggi con i loro piccoli. Allora cos’è?

Questo post è per tutti coloro che (forse) credono che viaggiare con i bambini sia una cosa da folli.

Un messaggio per tutti coloro che osservano in strano modo queste famiglie scellerate. Famiglie che non si arrendono a trascorrere le vacanze nella stessa spiaggia/stesso mare per tutti gli anni. Ma genitori che hanno ancora quel barlume di curiosità che li spinge ad esplorare il mondo (ebbene sì) anche con i loro bambini!

Albergatori, ristoratori, gestori di servizi turistici o semplicemente viaggiatori (senza bambini) questo post è per voi:

  1. Al receptionist del motel di San Francisco che ci ha severamente rimproverato, sospettando tra l’altro che stessimo picchiando il pargolo, perché il nostro bambino di appena 2 anni piangeva come un forsennato durante la notte, dico:

insegna di un motel a san francisco dove abbiamo fatto un viaggio con i bambini

Caro signore, eravamo reduci da un lunghissimo viaggio di 13 ore con un fuso orario di 9 ore! Cerchi di essere comprensivo e se proprio non gradisce i rumori molesti potrebbe pensare di suggerire al proprietario del motel di fare delle camere insonorizzate!

2. Al ristoratore che ci ha fulminato con lo sguardo perché nostro figlio ha sporcato la tovaglia bianca con una penna, dico:

intrattenere i bambini al ristorante con fogli e pennarelli

Le chiedo scusa. Mi rendo conto che la cosa sia alquanto antipatica! Ma avevo solo un misero post-it (ma come proprio io che do consigli su come organizzarsi per intrattenere i bambini???). Ma il cibo tardava ad arrivare e i bambini iniziavano a spazientirsi. Dovevo assolutamente intrattenerli per evitare di farli alzare ogni due minuti da tavola, per non disturbare gli altri suoi clienti. In futuro, le suggerisco di fornire sottopiatti di carta con qualche pennarello. Un piccolo investimento che probabilmente farà sì che le famiglie siano incoraggiate a frequentare il suo ristorante e non sporcare (troppo) il suo tovagliato. Io mi impegnerò a portarmi dietro le mie busy bags.

3. Alla signora in aeroporto che lancia uno sguardo di dissenso al check-in, perché le siamo passati davanti dopo che lei si era diligentemente messa in fila per salire per prima sull’aereo, dico:

terminal arrivi in un aeroporto durante un viaggio con i bambini

Cara signora, la maggior parte delle compagnie aeree (non tutte) prevede l’imbarco prioritario per le famiglie con i bambini e per le persone a mobilità ridotta…non so, scelga lei in quale casella desidera stare!

4. Al mio vicino di ombrellone in quel villaggio in Basilicata, quando il mio piccolo di appena 6 mesi ha fatto i suoi bisogni (dentro il pannolino intendiamoci) facendo dei rumori alquanto molesti accompagnati da odori non troppo gradevoli, dico:

spiaggia con sedie e ombrelloni

Caro signore, il bambino aveva pochi mesi non poteva di certo conoscere e comprendere il senso del pudore o il galateo del perfetto bagnante. Lei invece che scuse aveva?

5. Al custode del parco giochi vicino casa, quando i miei bambini si sono messi a correre sollevando un pò di terra e lui con un tono scocciato mi dice: signora i suoi figli stanno disturbando le persone sedute sulle panchine, dico:

parco giochi per bambini in viaggio

Caro signore, il parco giochi è dei bambini! I bambini hanno tutto il sacrosanto diritto di correre, giocare con la terra (sì, tranquilli che non rischiano chissà quali gravi malattie eh!).

Ai cari signori infastiditi potrà sempre suggerire di andare a rilassarsi in un’altra panchina lontano dagli elementi disturbanti!

Se dovevo stare fermo nascevo albero, ho letto da qualche parte…

6. Alla mamma di un compagnetto dei miei figli che mi dice: “ma che viaggi a fare tanto non si ricorderanno nulla!” dico:

viaggiare con i bambini-mamme

Cara mamma, i miei figli hanno vissuto esperienze incredibili e visto luoghi meravigliosi. Probabilmente non si ricorderanno tutto alla perfezione ma i momenti che hanno vissuto nessuno mai glieli potrà togliere. Per tutto il resto ci sarò io a ricordarglielo. Il centro commerciale, invece, credimi si dimentica in fretta!

7. Al tassista di San Francisco, che ci ha dato una mano con i bagagli, montando due seggiolini auto in quattro e quattr’otto, dico:

taxi a San Francisco durante un viaggio con i bambini

Grazie caro signore, lei è stato davvero di grande aiuto. Ci vorrebbero più persone come lei!

8. A tutti coloro che invitano le famiglie con bambini a starsene a casa dico:

mamma e figlio che saltano in una spiaggia di San Diego

Cari signore e signori, il mondo è troppo bello per non essere esplorato e noi non smetteremo di farlo!

Se i nostri bambini vi danno così tanto fastidio avete due scelte:

  • Scegliere mete non adatte ai bambini, chessò scalare l’Himalaya o un trekking sull’isola dei serpenti in Brasile
  • Oppure scegliere strutture dove noi sfigati con i nostri mocciolosi al seguito non siamo i benvenuti. Ne esistono parecchie, basta scegliere!

Ah scusate ho dimenticato l’ultima opzione (nonché la più importante!): cercate di essere comprensivi (giusto un po’ non chiediamo tanto) e imparate l’arte del rispetto reciproco. Io, come mamma sto cercando di trasmettere questo importante valore ai miei figli proprio attraverso i viaggi, attraverso le relazioni con le diverse culture e attraverso gli adattamenti che i cambiamenti impongono!

Auguro a tutti (famiglie viaggiatrici e viaggiatori senza bambini) un anno ricco di viaggi e scoperte!

Qual è la critica che ti è stata fatta mentre eri in viaggio con i tuoi bambini? O, se non hai  bambini, cosa ti disturba di più quando incontri famiglie con bambini in viaggio?

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claireinsicily

 

 

 

Informazioni su Claire 220 Articoli
Sono Chiara, guida e racconta-storie siciliane per passione ma con la valigia sempre pronta per vivere nuove avventure all'estero. Mamma di tre piccoli esploratori classe 2013, 2015 e 2020 e moglie di un pilota elicotterista con la passione per il mare!

14 Commenti

    • eh già…alla fine credo che una buona dose di rispetto da entrambe le parti si potrebbe “convivere” tranquillamente

  1. La 6 è in assoluto la mia preferita: tanto i bambini non si ricordano le esperienze fatte. A parte il fatto che nessuno può dirlo, visto e considerato che esiste anche una memoria inconscia. Ma certo questa non può essere una scusa per non viaggiare! Io non ho bambini e l’unica cosa che non sopporto dei pargoli altrui è la maleducazione. Non mi riferisco tanto ai casi citati da te ma a quelli in cui i bimbi vengono eretti a divinità intoccabili. Credo però che chi viaggia educhi in modo differente 🙂

  2. Non non siamo ancora genitori ma spesso ci piace fantasticare sul futuro. Il problema è che il nostro futuro non lo fantastichiamo solo noi ma soprattutto gli altri. Infatti, tra le loro fantasie, ci infilano gufate o sentenze basate sul nulla che si traducono nella frase: “godetevi la giovinezza perché poi, quando arriveranno i figli sognatevelo!”. Tutto questo per dirti che il rispetto non è un dono per tutti. Proprio per questo, ci vuole tanta pazienza e molti “conta da 1 a 10 senza sbottare” perché il problema di fondo è la maleducazione e la sensazione che il mondo sia esclusivamente proprio. Una sensazione senza senso che porta a sbottare a caso senza alcun diritto: se un bambino piange o dipinge sul tavolo con la biro non è diritto di nessuno regalare occhiate o sbottare per il silenzio mancato. Alzate sempre le spallucce perché la gente avrà sempre da ridire.
    Un abbraccio.
    Engi e Chri 😘

  3. Hai fatto bene a toglierti questi sassolini! E con la giusta dose di ironia!🙌🔝anch’io da piccola ho viaggiato molto con i miei e ho ricordi dai 3 anni! A 6 ero in Ecuador e ho ricordi nitidissimi! Quindi lascia parlare chi lo fa solo per far prendere aria alla bocca e non dargli ascolto! Non c’è cosa più bella per me di partire con tutta la famiglia😍

  4. Fortissimo questo articolo. Al ristoratore che si è lamentato della tovaglia sporcata dico anch’io una cosa. Che prenda esempio dai ristoranti di altri paesi dove è consuetudine portare ai bambini un kit di intrattenimento con pastelli e fogli per disegnare!

  5. Che post meraviglioso! Lo vorrei stampare e distribuire nella città dove vivo. Ahimè non ho bimbi e sono un’albergatrice e sai che faccio? Litigo con i miei clienti se si lamentano dei rumori dei bambini degli altri, faccio stare i bambini in piscina oltre l’orario di apertura e all’arrivo gli preparo una borsa di giocattoli da spiaggia. I bambini sono vita! Mai hai mai visto quegli alberghi riservati agli adulti? Mi sembrano l’anticamera del camposanto!

    • Ma sei un’albergatrice fantastica allora! Sinceramente sono davvero pochi i “professionisti del settore” che si rendano conto delle esigenze delle famiglie che viaggiano. In fondo basterebbe ben poco: qualche libro alla reception anche per i più piccini, dei pastelli e dei fogli per colorare! Non sono mai stata in hotel per soli adulti e sinceramente credo che mai ci andrò

  6. Ciao Chiara! Non sono ancora mamma ma sono stata bambina anche io e ho avuto l’immensa fortuna di avere due genitori che mi hanno sempre portata ovunque, sia in hotel che in campeggio. Ti assicuro che, anche se non ricordo tutto, ho imparato tantissimo e credo che viaggiare sia stato un pilastro fondamentale della mia educazione. Mi ha dato apertura mentale, facilità ad apprendere nuove lingue, curiosità verso altre culture, mi ha insegnato ad essere flessibile, a non schifarmi di niente (il campeggio è una scuola di vita!) ma soprattutto a rispettare le differenze. Negli anni 90 i miei si imbarcavano con me piccina e un pastore tedesco al seguito per un mese ogni estate e quasi tutti i week end in primavera: tutti li consideravano pazzi, pensavano fosse pericoloso e inutile. Invece sono stati momenti indimenticabili, che hanno rafforzato il nostro legame e probabilmente è grazie ai viaggi che ho deciso di studiare storia dell’arte, di farlo all’estero e di aprire un blog di viaggi! Continua a viaggiare, porta i tuoi figli ovunque, falli giocare con la terra di ogni paese perché, quando cresceranno, avranno già una marcia in più dei figli di chi è rimasto sempre vicino casa per paura o pigrizia. Quando avrò dei figli spero di avere la possibilità e l’energia per fargli vedere il mondo ed esplorarlo con i loro occhi! Sono questi i regali più grandi che i genitori fanno ai figli, questa è l’eredità più preziosa che si possa lasciare a chi amiamo <3 quindi ignora chi cerca di fermarti!

    • Ciao Elisa, che gioia leggere queste parole! I tuoi genitori hanno fatto davvero un bel lavoro e come vedo ti hanno trasmesso un amore per i viaggi che tu adesso hai espresso con il tuo bellissimo blog. Ti faccio i miei più vivi complimenti. Continuerò a viaggiare con i miei bambini perché questo ci rende immensamente felici 🙂

  7. “ma che viaggi a fare tanto non si ricorderanno nulla!” uff sai quante personcine di poco conto mi hanno detto questa frase! ma noi non viaggiamo per loro! Viaggiamo per noi! e poi visto che i bimbi ci sono ce li portiamo!

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