
Giocare agli archeologi attraverso gli indizi, la mitologia, ricostruire la vita nel passato, capire il significato della storia per comprendere anche il nostro presente. Questi sono alcuni degli aspetti più interessanti quando i bambini si trovano davanti ad un sito archeologico. E non pensare che per loro sia noioso, i bimbi dimostrano sempre una grande curiosità davanti a tematiche legate al passato, l’importante è fargli vivere un’esperienza divertente. Come un gioco. Perché solo attraverso il gioco il bambino sviluppa le proprie competenze e afferma la sua identità. Ma non ti voglio “vendere” illusioni dicendoti che visitare un sito archeologico con un bambino sia un gioco da ragazzi. Al contrario, ti dirò che non è affatto semplice. Può diventare estenuante, a tratti un incubo, se non organizzi bene la tua visita. E chi meglio di altri genitori viaggiatori potrà darti una mano ad affrontare questa nuova esperienza?
Dalla città perduta di Petra in Giordania, al sito archeologico romano di Volubilis in Marocco, alla maestosa acropoli Atene, passando per i siti archeologici italiani: ecco le esperienze dei miei colleghi, genitori, travel blogger, alla scoperta della storia dei popoli con figli al seguito.
Indice degli argomenti
- 1 Visitare la Città Perduta di Petra con i bambini
- 2 Visitare Viterbo sotterranea con i bambini
- 3 Visitare l’Acropoli di Atene con i bambini
- 4 Visitare il Parco Archeologico di Arzachena con i bambini
- 5 Visitare il Parco Archeologico di Ercolano e il MAV con i bambini
- 6 Visitare il Colosseo con i bambini
- 7 Visitare il sito archeologico di Volubilis con i bambini
- 8 La Valle dei Templi di Agrigento
- 9 Il Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa
Visitare la Città Perduta di Petra con i bambini
Visitare Petra rimane sempre una delle esperienze che consiglio a tutti almeno una volta nella vita! Il suo stagliarsi nel deserto con il colore rosa rivelato dal sole caldo la rende uno dei luoghi storici più visitati del mondo!
Petra fu costruita dai Nabatei circa duemila anni fa, diventando un’importante sosta lungo le rotte commerciali tra Mesopotamia ed Egitto ed un luogo di scambi di merci preziose, come incenso, mirra e spezie. Fu poi incorporata al mitico Impero Romano! Ma purtroppo un forte terremoto la colpì nel 4 secolo d.C. e la portò al declino. Fu solo dopo secoli che, grazie ad un archeologo svizzero, fu riscoperta e portata alla luce, da qui il nome di Città perduta.
Consigli per organizzare la visita alla Città Perduta di Petra
Organizzare una visita con i bambini qui, risulta essere abbastanza impegnativo, ma con qualche accortezza si può assolutamente fare!
Innanzi tutto vi consiglio di scegliere una stagione di mezzo, come primavera o autunno, così da contenere le temperature, siamo sempre nel deserto in fondo! Poi munitevi, in modo assoluto, di cappellini, crema solare, acqua e mappa! Il percorso è tortuoso e su strada sconnessa ma la vista vi ripagherà di tutta la fatica.
Troverete ovunque cammelli ed asinelli, oltre che calessi, che vi daranno un passaggio lungo la via, cosa che vi può essere utile al rientro con i più piccoli!
Un altro consiglio è quello di scegliere bene cosa visitare nel sito prima di entrare. Contattate con anticipo il centro visitatori e fate le crocette sulle cose che davvero reputate imperdibili!
Se dovessi consigliarvi degli itinerari non perderei il Tesoro ed il Monastero, mentre salterei il luogo del sacrificio.
Ovviamente le scelte sono individuali e trattandosi di una delle sette meraviglie del mondo vi consiglio di dedicarci almeno 2 giorni pieni perché i trekking sono impegnativi e se avete bambini che non sono abituati a camminare ancor di più! Per accedere al sito serve un biglietto d’ingresso oppure il Jordan Pass che vi consente l’accesso ad altri siti storici in Giordania. Per questo ed altri approfondimenti sul Paese vi invito sul mio blog!
Cristina, Folletti in Viaggio Travel Blog
Visitare Viterbo sotterranea con i bambini
Per scoprire la Viterbo Sotterranea abbiamo scelto la visita più lunga e articolata, che si svolge in un gruppo di circa 20 persone. La guida vi accompagnerà in un breve tragitto per le strade del centro fino a raggiungere un palazzo del centro storico da dove parte la visita.
Una volta entrati nel palazzo si potranno ammirare diverse gigantografie della città, che la guida avrà il piacere di illustrarvi per raccontare un po’ di storia. Dopo circa 15 minuti inizia la discesa, e lì vi trasformerete in esploratori!
Viterbo Sotterranea con i bambini: cosa c’è da vedere
Viterbo è nota sin dal tempo degli etruschi e, in effetti, i cunicoli più antichi che visiterete sono proprio di epoca etrusca. Gli scavi vengono finanziati da enti privati e come potete immaginare i soldi non bastano mai. Ma quello che vedrete, insieme a ciò che vi racconterà la guida, è di sicuro interesse.
Questi cunicoli sono stati utilizzati nel corso dei secoli da uomini di tutte le epoche come strade sotterranee, pozzi, rifugi anti bombardamento. Addirittura vedrete una piscina termale, ormai in disuso, con tanto di pavimento in mosaico azzurro. I livelli da visitare sono 3, e nel più profondo vi troverete a circa 20 metri sotto la superficie! Vi consiglio di portare una felpa, l’ aria è molto fresca e umida.
Al termine della visita verrete riaccompagnati al punto di partenza, dove verrà offerto un assaggio di alcuni prodotti locali, fra cui ottime creme alla nocciola e cacao. Merenda ottima per i vostri piccoli esploratori!
Se siete alla ricerca di un’ esperienza accattivante e coinvolgente anche per i bambini, Viterbo Sotterranea fa al caso vostro.
Cristiana- Cuori Lievi Travel Blog
Visitare l’Acropoli di Atene con i bambini
Atene e’ una città da scoprire. Una città che racconta una storia millenaria. Tutti sono affascinati dai racconti sugli eroi, miti e leggende della antica Grecia . Lo spettacolo della Acropoli con il Partenone è una esperienza che piacerà a tutti, dai piccoli ai grandi viaggiatori. Scendendo alla fermata della metro Akropoli si rimane subito colpiti dalla collina dove sorge il Partenone e gli altri templi.
Acropoli di Atene, i consigli di Barbara per una visita in famiglia
Nei periodi estivi consiglio: berretto, borraccia e scarpe comode visto che bisogna arrampicarsi e salire vari gradini prima di arrivare in cima, però la salita non è ripida e ci si può riposare un poco .
Il biglietto si può acquistare all’ingresso del sito e la bella notizia è che l’accesso è gratuito per i minori di 18 anni e per gli adulti esistono dei biglietti cumulativi per vedere più attrazioni, il cui acquisto conviene rispetto all’acquisto del solo accesso alla Acropoli. Infatti il solo accesso all’acropoli costa 20 euro mentre quello cumulativo che permette di vedere anche il Tempio di Zeus, l’Agorà romana, l’Agorà antica, la libreria di Adriano, il liceo di Aristotele e infine museo di Kerameikos ha un costo di 30 euro.
Il bellissimo museo dell’Acropoli, che si trova ai piedi dell’area, ha un costo aggiuntivo (5 euro) ma ne vale la pena visto che all’interno ci sono vari reperti originali come le colonne/statue delle famose cariatidi . Infatti quelle che vediamo all’esterno, accanto al Partenone, sono solo delle riproduzioni ben fatte mentre le originali appunto sono ben conservate nel museo.
Può essere utile sapere che alle spalle del Partenone a parte una stupenda vista della città di Atene , c’è anche una fontanella di acqua.
Barbara, Barbaraetwins Travel Blog
Visitare il Parco Archeologico di Arzachena con i bambini
Visitare un sito archeologico con i bambini, soprattutto se piccoli, non è mai una cosa semplice: c’è il rischio che si annoino se non c’è qualcosa che li affascini fin dal primo impatto. Un sito archeologico per noi perfetto è quello delle Tombe dei Giganti, ovvero il Parco Archeologico di Arzachena.
Arzachena è la “capitale” della Costa Smeralda, e questo parco si trova in una delle zone più “battute” dai vacanzieri italiani ed è, quindi, un’ottima meta per una giornata diversa dal solito quando sarete cotti dal solleone.
Le Tombe dei Giganti, come visitarle con i bambini
Si tratta di un parco molto esteso che comprende importanti complessi nuragici, necropoli e tombe dei giganti. Basterebbe già solo quest’ultimo nome per stuzzicare la curiosità dei più piccoli e trasformare una noiosa (per loro) visita culturale in un’avventura meravigliosa. Per il nostro piccolo bisonte è stato proprio così.
I siti di questo complesso sono sette, noi abbiamo percorso un anello spostandoci tra alcuni di essi con la macchina. Abbiamo iniziato dalla Tomba dei Giganti Caddu ‘Ecchiu. Si tratta di un monumento funerario che risale al 2500 a.C.. Spicca la stele davvero gigante (infatti è la più alta della Sardegna) che costituisce l’ingresso della tomba e che contrasta con la piccolissima entrata, attraverso la quale, per dare un’idea delle dimensioni, un bambino potrebbe passare a carponi.
Daniele è stato molto affascinato da questo luogo e non riusciva a capacitarsi del fatto che i giganti (che lui è convinto esistessero davvero), potessero passare in quella porta piccolina.
Poco lontano si trova il Nuraghe la Prisgiona. Questo è un vero e proprio complesso costituito dal nuraghe e da un villaggio di circa cento capanne. Tramite appositi camminamenti in legno adatti anche ai passeggini o alle sedie a rotelle si può entrare all’interno del sito e di quello che resta delle costruzioni. Lungo il perimetro della zona accessibile, sono stati realizzati punti di osservazione sopraelevati dai quali si può avere una vista migliore del complesso.
Qui, oltre ad imparare qualcosa su questa misteriosa civiltà, ci siamo anche divertiti a giocare a nascondino con Daniele tra i resti delle casette, i muri ed i passaggi stretti in cui infilarsi.
Poi abbiamo visitato la necropoli Li Muri, uno dei monumenti più noti del Parco. È il simbolo della cosiddetta “cultura gallurese” ed è stato molto affascinante immaginare i pensieri che hanno portato questa civiltà a realizzare allineamenti di massi, circoli concentrici, ecc per questo luogo di sepoltura.
Abbiamo passato una gran bella giornata in mezzo a paesaggi davvero mozzafiato. E’ stata molto interessante per tutti e ci è servita per imparare qualcosa su una civiltà di cui, prima, non conoscevamo nulla.
Luca, In Viaggio con il Bisonte Travel Blog
Visitare il Parco Archeologico di Ercolano e il MAV con i bambini
Ogni anno sono quasi 500.000 i visitatori del Parco Archeologico di Ercolano, un luogo incantato, una città nascosta per molti secoli dove è possibile andare a spasso dentro la storia di 2000 anni fa.
Ercolano meravigliosa città romana nel 79 d. C. cadde vittima di una disastrosa eruzione del Vesuvio che seppellì anche la vicina Pompei.
Sepolta sotto uno spesso strato di fango, cenere e lapilli alto circa 20 metri, è giunta fino a noi, come preservata dall’ingiuria del tempo fino all’inizio del XVIII secolo quando, per iniziativa dei regnanti Borbone, iniziarono gli scavi.
Oggi, la sua urbanistica, le ville patrizie, il foro e i tanti edifici pubblici assistono al viavai di turisti incantati che arrivano da tutto il mondo.
Sarebbe però un errore accedere agli scavi senza aver prima visitato il Museo Archeologico Virtuale, noto semplicemente come MAV.
Posto a metà strada tra la stazione e l’area archeologica, questo museo dove genitori e figli imparano giocando, propone un allestimento moderno fatto di eccezionali ricostruzioni video in 3 D dell’antica Ercolano, che utilizzano inoltre ologrammi e percorsi virtuali per raccontare la vita cittadina di tanti anni fa.
Il momento della giornata più suggestivo per passeggiare lungo il decumano massimo? Indubbiamente il tramonto quando la luce calda del sole bacia le colonne, i marmo pregiati e le statue delle ville patrizie e gli antichi negozi dei mercanti. Sarà per questo che da aprile ad ottobre gli scavi sono aperti dalle 08.30 – 19.30?
Marialuisa, Italia con i bimbi
Visitare il Colosseo con i bambini
Se c’è una cosa che bisogna assolutamente vedere a Roma con i bambini quella è di sicuro Il Colosseo! Tra racconti di gladiatori, animali feroci, battaglie navali e storie di imperatori il successo è garantito!
Uno dei monumenti simbolo della città di Roma, il Colosseo riceve ogni anno più di 4 milioni di visitatori. Il perché lo si comprende in fretta: con i suoi 2000 anni di storia, questo monumento, anticamente chiamato anfiteatro Flavio, è, e resterà per sempre, il simbolo dell’Impero Romano.
Ma parliamo di praticità…è consigliabile visitare il Colosseo con i bambini nonostante l’enorme quantità di turisti, la folla e le lunghe file d’attesa? Io ti dico che si può, basta seguire qualche accorgimento e organizzare bene la propria visita: Visitare il Colosseo con i bambini: consigli utili per organizzare la tua giornata
Visitare il sito archeologico di Volubilis con i bambini
Il nostro tour attraverso il Marocco è stato davvero ricco e interessante grazie alla varietà di visite che abbiamo inserito nel nostro programma: dalle città imperiali alle zone di mare, dai luoghi dalla natura ricca e rigogliosa all’aridità del deserto, e perché no, un sito archeologico.
Di solito quando viaggiamo con la nostra bimba non ci soffermiamo molto sulle rovine o su ciò che resta di un luogo perché, nonostante la ricchezza culturale che porta in sé, a lei risulta sempre un po’ noioso.
Sito archeologico di Volubilis con bambini: i consigli di Chiara
Purtroppo nel sito archeologico di Volubilis non ho visto guide specializzate o che coinvolgevano i bambini, ma Giada in questo caso si è divertita lo stesso con la nostra guida locale, quella che ci ha accompagnato per tutto il nostro tour.
Entrambi si sono appoggiati alle vasche di ciò che rimane delle Terme Romane, facendo finta di rilassarsi sotto il sole, oppure hanno fatto finta di spremere le olive negli edifici usati appositamente; ci sono anche quelli per macinare il grano, contenenti ancora i vecchi strumenti di lavoro. Esse sono state le due attività fondamentali nell’economia di Volubilis.
Il parco non è troppo dispersivo e lo si gira anche in poco più di un’oretta: sembra un grande labirinto a cielo aperto dove ogni stradina conduce alle diverse strutture esistenti all’epoca. Giada ovviamente non perdeva occasione per percorrerle una ad una.
Si divertiva come una matta a nascondersi per farsi trovare dentro il cortile colonnato della Casa delle Colonne, a fare mille domande sugli stupendi pavimenti a mosaico, ancora in ottimo stato e che una volta ornavano case sontuose, e a scorrazzare sotto l’Arco di Trionfo costruito per commemorare le vittorie dell’Imperatore Caracalla. Inutile dire che le spiegazioni che in seguito la guida ci ha fornito non le ha minimamente ascoltate, presa com’era a sbirciare di qua e di là, ma allora non aveva nemmeno sette anni, quindi è abbastanza comprensibile!
La parte secondo noi più bella e più sorprendente del sito è ciò che resta della Basilica, che domina l’intero parco con i suoi otto archi perfettamente forgiati e un portico d’ingresso, entrambi in ottimo stato.
Volubilis, che è stata una delle città più ricche e importanti del Marocco, è oggi un sito romano molto ben conservato ed in generale il sito archeologico più importante del Marocco, dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1997. È circondato da campi sconfinati dalle mille sfumature di colore e da un’immensa pace, fattori che hanno contribuito a farci amare questo sito ancora di più, e pensate che si trova a soli 30 km da Meknès: quindi se siete nelle vicinanze per la visita delle città imperiali, non lasciatevelo sfuggire!
Chiara, Sometimesway Travel Blog
Il nostro tour alla scoperta di alcuni dei siti archeologici più interessanti, in Italia e nel mondo, finisce qui. Spero che queste preziose informazioni possano esserti utili. E no, non ho dimenticato la Sicilia, la mia Sicilia, che vanta la presenza di numerosi siti archeologici, tre dei quali considerati tra i più belli al mondo:
La Valle dei Templi di Agrigento
Il Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa
Selinunte (il racconto arriverà presto!)
A presto,
Chiara
Ci piace visitare siti archeologici, ci incuriosiscono molto. Questo articolo è pieno di spunti interessanti!
Leggere le esperienze di altre famiglie viaggiatrici aiuta a pianificare meglio un viaggio con i bambini. Sicuramente non è facile visitare il mondo con loro (soprattutto alcuni musei e siti archeologici) perché concordo, bisogna organizzare ancor meglio la visita e trovare il modo di coinvolgerli, ma poi che soddisfazione quando si entusiasmano o, a distanza di tempo, raccontano felici proprio di quella visita!