La Piscina di Venere, detta anche Laghetto di Venere, è una delle tappe obbligatorie per chi visita Capo Milazzo. Un luogo da visitare anche in famiglia, con qualche accorgimento e i giusti consigli.
L’Area Marina Protetta di Capo Milazzo
L’area marina protetta di Capo Milazzo è stata istituita nel marzo del 2019. Si tratta di uno degli scorci più belli della Sicilia nord orientale. Scrigno color turchese di paesaggi e scogliere a strapiombo sul mare.
Come arrivare alla Piscina di Venere di Milazzo
Per raggiungere la Piscina di Venere a Milazzo, bisogna percorrere la SP72 e arrivare fino alla piazza Belvedere. Da qui si gode già di una splendida vista sul promontorio a picco sul mare. Ci sono dei parcheggi gratuiti, dei bar e chioschi dove poter fare rifornimento di acqua (che non dovrà mai mancare) e per gustare una fresca granita prima di mettersi in cammino.
In seguito, proseguendo dritto verso il Sentiero Naturalistico di Ponente, inizia il percorso, lungo 1 km circa che conduce al Laghetto di Venere. Calcolare 1 km per andare e 1 km per tornare.
La prima parte del sentiero è abbastanza ombrosa e pianeggiante, ci soni ulivi e fichi d’india. Dopo pochi metri inizia la vera discesa (al ritorno sarà in salita) che porta alla Piscina di Venere. Il percorso è ben indicato ed è praticamente impossibile perdersi.
Visitare la Piscina di Venere di Milazzo con i bambini
Prima di recarmi alla Piscina di Venere di Milazzo, avevo cercato varie informazioni sul web per capire la reale fattibilità del percorso con i bambini. Spesso, si da per scontato che tutti possano percorrere dei sentieri o raggiungere una determinata località. Ci sono molti genitori desiderosi di visitare luoghi più nascosti, lontano dai circuiti di massa, ma spesso si scoraggiano perché non trovano le giuste indicazioni a misura di bambino.
Secondo la mia personale esperienza, con due bambini al seguito di 7 e 5 anni, e con altri due bambini (figli di un’amica) di 7 e 4 anni, visitare la Piscina di Venere con i bambini è assolutamente possibile, anzi si tratta di un’esperienza che ti invito a fare per scoprire gli angoli della Sicilia più nascosti e anche meno turistici. Bisogna tuttavia avere degli accorgimenti per non rischiare di trasformare una splendida giornata in un incubo.
Piscina di Venere, consigli utili a prova di bambino
Per prima cosa valutiamo l’età dei bambini. Sconsiglio la visita ai neonati e ai bimbi al di sotto del 2 anni per i seguenti motivi.
Il percorso non è di per sé impegnativo e, volendo, con una fascia porta bebè, un marsupio o zaino trekking è possibile portare anche i più piccolini. Il problema si pone una volta arrivati, dove di fatto non c’è una vera e propria spiaggetta e bisogna adattarsi tra le rocce. Se il bimbo non è ancora in grado di camminare sarà una fatica per te genitore che dovrai tenerlo in braccio tutto il tempo.
Quindi valuta bene il tuo grado di adattabilità e quello del tuo bimbo.
Dai 4 anni in su è già possibile vivere un’esperienza fantastica tra le fresche acque della piscina, dopo i 5-6 anni, se porti anche una maschera, sarà un vero piacere vedere i bimbi sguazzare in acqua in cerca di pesciolini e granchietti.
Secondo accorgimento importante: la Piscina di Venere non è un luogo dove poter stare un’intera giornata con i bambini per via delle motivazioni elencate sopra, del forte caldo e della mancata presenza di servizi. Noi ad esempio siamo rimasti massimo due ore, dopo di che siamo saliti per gustare un gelato al bar.
Terzo accorgimento: scarpe da scoglio, direi quasi obbligatorie per tutti. Se ci sono bimbi piccoli sarebbe opportuno prevedere anche un piccolo ombrellone per ripararsi dal sole. Portare acqua e cibo ma non caricare lo zaino di cose inutili.
Al ritorno puoi decidere di ripercorrere il sentiero a ritroso oppure fare una deviazione percorrendo la strada che costeggia la Baia di Sant’Antonio, anch’essa molto suggestiva, che ti riporterà nuovamente presso la piazzetta Belvedere. Non avendo informazioni certe sull’altro sentiero, per sicurezza, abbiamo deciso di ripercorrere lo stessa strada per non avere brutte sorprese con i bimbi.
Risalendo, ci siamo fermati al bar per una granita rinfrescante e subito dopo ci siamo diretti verso il Castello di Milazzo, conosciuto anche come cittadella fortificata di Milazzo. Il castello ospita il MuMa, il museo del Mare, ottima idea per trascorrere qualche oretta con i bambini.
Ma quella è un’altra storia che ti racconterò la prossima volta.
A presto,
Chiara
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