Questa è la storia di come quattro caprette girgentane incontrarono, un giorno, una giovane coppia di Agrigento. La storia vuole che queste caprette, da quattro siano diventate cento venti e che, insieme a questa giovane coppia, abbiano dato vita a un’azienda agricola unica nel suo genere. Un’azienda (in provincia di Agrigento) che oggi offre ai visitatori delle esperienze autentiche: l’esperienza di sentirsi per un giorno antichi pastori di capre girgentane!
Attenzione quest’esperienza non è più disponibile!
Esperienze in Sicilia: come nasce l’idea dell’Azienda Agricola
Abbiamo avuto il piacere di conoscere Valeria, Peppe e i loro tre figli, in occasione del nostro blogtour #agrigento4kids. Stavo cercando delle esperienze vere, genuine, che potessero avvicinarci alla terra e alle antiche tradizioni della Sicilia. Così, grazie al suggerimento di Laura Danile, bravissima archeologa e guida della Valle dei Templi e, al supporto di Marcello Mira, social media manager e gestore della pagina facebook Visit Agrigento, siamo arrivati all’Azienda Agricola Casuccio, in provincia di Agrigento.
Tutto nasce per gioco- mi racconta Valeria- avevamo acquistato quattro caprette per i bambini. Poi da quattro, queste caprette, sono diventate otto, poi venti, poi cinquanta, fino ad arrivare oggi a centoventi esemplari di caprette girgentane. E così che ci siamo ritrovati piacevolmente catapultati in una nuova vita e una nuova sfida: gestire una famiglia numerosa e un’azienda agricola.
Esperienze in Sicilia: cos’è esattamente una capretta girgentana?
La capra girgentana (il nome deriva da girgenti, Agrigento) è una razza molto particolare, definita da alcuni “la modella delle capre”. La prima cosa che colpisce quando le vedi sono queste lunghe corna a forma di spirale (ancora più grandi negli esemplari maschi).
Hanno un pelo bianco lungo e folto e sono degli animali davvero dolcissimi, tant’è che durante la nostra visita si avvicinavano per farsi fare le coccole.
Il loro latte è molto pregiato e conosciuto per la qualità dovuta all’ottimo equilibrio tra grasso e proteine: nutriente e leggero nell’odore e nel sapore.
Questa capre non hanno avuto vita facile nel corso dei secoli. Da 70 mila esemplari negli anni 30/40, oggi se ne contano 1.500.
Rimangono ancora a rischio d’estinzione ma grazie all’aiuto di persone come Peppe e Valeria, di varie associazioni e aziende che operano nel territorio e, al presidio Slow Food istituito nel 2000, si sta riuscendo a salvaguardare questo meraviglioso esemplare che sembra arrivare in Sicilia all’epoca della colonizzazione greca. Un’istituzione da salvare e da preservare! Oggi se ne possono ammirare degli esemplari anche alla Valle dei Templi.
La nostra esperienza in Sicilia con le caprette girgentane
Arrivati nel primo pomeriggio siamo subito andati a vedere le caprette, nel tragitto che dal parcheggio conduce al caprile, Peppe ci ha raccontato la storia di queste caprette dal passato mitologico: si racconta che la capra Amaltea avesse nutrito Giove con il suo prezioso latte. Il suo corno spiralato, come quello della Girgentana, era immaginato come un contenitore di ricchezza, prolificità, abbondanza.
Le esperienze in azienda agricola non sono mai l’una uguale all’altra, nulla di preconfezionato per un turismo di massa. Qui si va per fare i pastori e bisogna seguire i ritmi della giornata. Così un giorno ti potrai trovare a mungere le capre, un altro ad andare in caseificio per preparare il Tumazzo (formaggio primo sale nel siero della ricotta) e un altro ancora a raccogliere ortaggi nell’orto.
La parola d’ordine qui è: rallenta!
Mio marito ed io abbiamo provato, per la prima volta in assoluto, l’esperienza di mungere un animale. Grazie all’aiuto di Peppe, siamo riusciti a tirare un po’ di latte dalla capra.
I bimbi si sono dati alla toelettatura e anche loro alla mungitura, poi hanno corso, giocato (anche con il fango!!), si sono fatti dei nuovi amici e, portato il latte appena munto a casa di Valeria e Peppe.
Lì, una tavola ricca di cose buone da mangiare stava aspettando solo noi per essere svuotata!
Durante la bella stagione le degustazioni si fanno fuori a bordo piscina, dove tra l’altro gli ospiti possono fare un bagno per rinfrescarsi dalla calura estiva.
Noi abbiamo fatto la degustazione dentro casa perché il tempo non era dei migliori. Abbiamo assaggiato tutti i formaggi prodotti dall’azienda: dal primo sale alla robiola e tanti altri formaggi squisiti. Caponata, peperoncini ripieni, pane con farina di tummina e altre specialità tutte assolutamente a km zero!
Peppe mi ha raccontato che in genere gli ospiti arrivano intorno alle 18 per iniziare l’esperienza, ma stanno così bene che spesso e volentieri li trovi lì fino a mezzanotte! Perché questa non è una semplice esperienza turistica. Io la definirei una vera esperienza di vita, fatta di persone, di cose semplici. Frutto dell’amore per la propria terra e per le tradizioni.
Ho concluso l’esperienza da Valeria e Peppe con un bel bagaglio da portarmi dietro. Ancora un altro tassello che mi sta aiutando a ricomporre il puzzle della mia terra, la Sicilia.
Se anche tu vuoi vivere un’esperienza in Sicilia da vero pastore allora ti consiglio di contattare Valeria e Peppe (Azienda Agricola Casuccio Valeria) direttamente sulla loro pagina Facebook qui.
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A presto,
Chiara
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Ma che belle queste caprette! Ora ho realizzato perchè una nota marca di prodotti di latte di capre si chiama Amaltea! Non conoscevo la storia dietro a questo nome!
Ma dai non lo sapevo che esistesse una marca di latte di capra con il nome Amaltea!Non si smette mai di imparare…
Mi ha fatto piacere leggere la tua esperienza, sono contenta che tu ci sia stata e che probabilmente ti ho incuriosito io parlandotene quando la scorsa estate siamo venuti in Sicilia.
Certamente e ti ringrazio per questa bellissima dritta!