Travel blogger: 10 cose da (NON) fare per diventarlo

una travel blogger che scatta una foto

Se stai pensando di diventare travel blogger, la prima cosa che ti verrà in mente di fare sarà quella di andare su google e cercare “Come diventare Travel Blogger”. Sul web troverai tantissimi consigli e articoli scritti da altri blogger che ti daranno le giuste dritte per iniziare questa affascinante professione, o per lo meno tentare di esserlo. Alcuni articoli ti diranno la verità, altri ti faranno sognare vendendoti solo fuffa e nulla di più. Io più che consigliarti su come fare per diventare Travel Blogger (dovrei capirlo anche io!) voglio darti dei consigli su cosa NON fare per diventare un bravo travel blogger.

Prima cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Pensare di viaggiare gratis

una donna e un bambino che fanno un bagno alle Seychelles

Ti sto smontando un mondo? Sei deluso? Questo è solo l’inizio! Pensare di diventare travel blogger, solo ed esclusivamente, con l’intento di farsi sponsorizzare e viaggiare gratis è l’errore più grave che tu possa commettere.

Ti faccio un esempio: nel mio blog, parlo molto di Sicilia, racconto itinerari possibili da fare in famiglia con i bambini. Nel primo anno di blogging ho girato tantissimo (a mie spese!), in maniera assolutamente indipendente. Non ho preteso soggiorni e cene gratis, anche perché non avevo i numeri per farlo. Insomma c’è quella cosa che si chiama gavetta che vale anche in questo settore. Una volta che i numeri saranno cresciuti, e sopratutto, la qualità dei tuoi contenuti sarà portata a un livello più alto, solo allora si potrà iniziare a richiedere un rimborso spese, un soggiorno in cambio dei tuoi servizi o una fee, se riuscirai a diventare davvero bravo. All’inizio devi fare solo una cosa: imparare con umiltà!

Seconda cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Spammare come se non ci fosse un domani

simbolo no spam

Una volta avviato il blog, creerai la tua pagina Facebook, il tuo account Instagram, Twitter ecc. Giustissimo! I social ti aiuteranno tantissimo per farti conoscere ed emergere nel vasto oceano dei travel blogger. Ma ti prego non spammare. Chi spamma diventa antipatico credimi. Non c’è peggior cosa di vedere blogger che si ammazzano per avere un like sulla propria pagina e che spammano articoli senza criterio, che ti chiedono l’amicizia e subito dopo ti invitano a cliccare “mi piace” sulla loro pagina. Quindi, fai rete in modo costruttivo!

Terza cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non quantificare i tuoi viaggi

mappa per travel blogger

Un’altra categoria di travel blogger, altamente irritanti, sono quelli che mettono puntine sulla mappa manco fosse una battaglia navale. Viaggiare in maniera ossessivo-compulsiva non ti aiuterà di certo a dare valore ai tuoi contenuti. E lo sai perché? Perché sarai troppo impegnato a farti 300 selfie al secondo, cercare la luce perfetta per riprendere l’immagine che si riflette in una pozza d’acqua, per accorgerti della bellezza sottile che ti circonda. E cosa credi che faranno i tuoi lettori? Loro vogliono leggere, vogliono percepire le tue emozioni, vogliono essere teletrasportati in un luogo grazie (anche) alle tue parole. Più qualità e meno quantità!

Quarta cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non esiste solo Instagram

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Chiara (@claireinsicily) in data:

Potremmo aprire un acceso dibattito sulla categoria dell’influencer su Instagram. Per carità, se fatta con logica, stile e genialità, è una professione rispettabilissima, e di sicuro un’ottima fonte di guadagno (Ferragni insegna). Ma tu vuoi fare il travel blogger, giusto? Vuoi scrivere? Allora concentrati su quello, almeno nella prima fase iniziale. Non dico che Instagram non sia importante, dico solo che sono due cose completamente diverse. Un buon travel blog, se supportato da un buon account Instagram farà arrivare il tuo blog alle stelle. Ma, vedere una bellissima foto su Instagram, con una ragazza che guarda un monumento con un vestito super fashion, cappellino in testa perfettamente abbinato al paesaggio circostante è un piatto decisamente gustoso e saporito, ma che si consuma in fretta, dopo il primo morso ti sarai già dimenticato del suo sapore!

Quinta cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non cedere alle markette senza senso

rotolo di carta igienica

Se, e quando, avrai la fortuna di diventare un travel blogger affermato, riceverai di certo proposte commerciali da varie aziende: chi ti proporrà di pubblicizzare una linea di valigie, dei libri, delle macchine fotografiche o dei servizi per il turismo. Bene, accettali se senti che siano in linea con la tua mission, con ciò che fai e soprattutto con chi sei tu! Ma ti prego boicotta le sponsorizzazioni sulla carta igienica, sull’aspirapolvere o su qualsiasi altra cosa che non abbia nulla a che vedere con il tuo target. Ti daresti solo una zappa sui piedi e, agli occhi dei tuoi lettori non saresti più credibile.

Sesta cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non pensare di non dover studiare

una travel blogger al pc

Contrariamente a quello che pensa il 90% del popolo sul web, essere travel blogger significa acquisire conoscenze, skills e abilità complesse. Bisogna studiare ragazzi, non si può pensare di scrivere un articolo, postare qualche foto e voilà les jeux sont faits! Non funziona così! Bisogna davvero rimboccarsi le maniche, studiare, aggiornarsi di continuo e mettersi in discussione sempre. Iscriviti ad un corso SEO, di copywriting, partecipa ai webinar, fai un corso di fotografia, di video making, sporcati le mani e impegnati perché ricordati che alla fine “Content is KING”, quindi se manca il contenuto mancherà tutto.

Settima cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non isolarti dietro uno schermo

travel bloggers al TTG di Rimini

Nell’ultimo anno di blogging, una delle cose che mi ha dato più soddisfazioni è stata sicuramente l’aver incontrato altri blogger. Ho conosciuto delle persone fantastiche (e non) cercando di costruire relazioni, non link, citando Scott Wyden Kivowitz. In foto sono con delle amiche bloggers incontrate al TTG di Rimini:

Barbara di Una Famiglia Blu, Cristina di Folletti in Viaggio e Stefania di Piedini in Viaggio, manca nella foto Luciana di In Viaggio con i Cipolli.

Ottava cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non copiare gli altri blogger!

essere unici

Essere unici è la chiave per emergere. Ormai di blog di viaggi ce ne sono tantissimi, alcuni sembrano l’esatta copia di altri. Le foto su Instagram sono pressoché identiche e persino i viaggi che si raccontano sono sempre gli stessi. Se vuoi emergere pensa alla tua nicchia, al tuo pubblico di riferimento e non commettere l’errore di voler piacere a tutti (tanto è davvero impossibile, solo la Nutella ci riesce!). Scherzi a parte sii unico in quello che fai e rimani fedele a te stesso, sempre!

Nona cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non vantarti spudoratamente dei tuoi numeri sui social

dati statici travel blog

Condividere un traguardo con i propri lettori, fan, followers e amici, è sicuramente una cosa molto bella, che ho fatto anche io. Vedere un proprio articolo in prima pagina, gli utenti unici che diventano da 4 (tu, tua mamma, tuo papà e tuo fratello) a 10.000, poi 20.000 è una cosa pazzesca che ti manda alle stelle e ti da una carica incredibile. Ma, condividere in maniera sistematica ogni like in più, ogni numero raddoppiato, credimi, ti farà apparire come un perfetto narcisista che pensa solo ai numeri e alla gloria digitale. Invece tu sei travel blogger e devi raccontare le tue emozioni in viaggio, giusto?

Decima cosa da non fare se vuoi essere un vero Travel Blogger: Non dimenticare mai la tua passione principale

forrest gump point

Viaggia per passione, viaggia perché ami farlo, perché desideri scoprire nuovi mondi, nuove realtà. Non viaggiare perché devi riempire la tua pagina social. E quando sei in viaggio, parla con la gente, fai domande, sii curioso, assaggia il cibo locale, balla una danza tipica, prova a parlare una nuova lingua straniera. Se farai tutto questo farai la cosa che ami davvero fare, Viaggiare! Tutto il resto vien da sé!

Informazioni su Claire 222 Articoli
Sono Chiara, guida e racconta-storie siciliane per passione ma con la valigia sempre pronta per vivere nuove avventure all'estero. Mamma di tre piccoli esploratori classe 2013, 2015 e 2020 e moglie di un pilota elicotterista con la passione per il mare!

19 Commenti

  1. Le hai già dette tutte tu Chiara! Sono d’accordo con te, ed è stato molto bello conoscerci e condividere momenti importanti! Le persone sono molto meglio di un like! 😉

  2. Mi piace! Dalla prima all’ultima parola!!
    Hai reso bene l’idea in modo scherzoso ma veritiero! Però se posso aggiungere una nota … a chi, travel blogger o meno, non piacerebbe viaggiare gratis!!?!? 😀
    Noi non siamo ancora molto bravi nel numero 7, ci piacerebbe ma spesso non combaciano le date con i nostri impegni o giorni disponibili. Per il resto cosa dire … hai già detto tutto 🙂

    • Certo Ale, viaggiare gratis piace a tutti, me compresa. Ma purtroppo molti neo blogger sono spinti solo ed esclusivamente dall’idea di dover viaggiare gratis, quando sappiamo benissimo che per viaggiare gratis ce ne vuoleeeee

  3. Belle voi al TTG! Condivido tutti i punti, amo la tua lettura in chiave anche ironica e sul filo dell’ironia ti dico che la prima foto in spiaggia è da vera travel blogger: ti ho invidiato da paura!! 😉

  4. Bel lavoro, gran bel lavoro

    Anche se condivido al 95% perché in questi giorni volevo accettare sponsorizzazione su un aspirapolvere 🙂

    Grazie e cordiali saluti
    Francesco

  5. Che poi, detto tra noi, a me non piace manco la Nutella!
    Soprattutto sottolineo un aspetto fondamentale, che emerge dal tuo decalogo: fare il travelblogger (seriamente) non è una cosa semplice, ma richiede impegno, lavoro, costanza, studio e cura. Altrimenti ne va della nostra credibilità agli occhi dei lettori.

  6. Grazie Claire.

    In questo articolo vengono messi a fuoco diversi “punti” e suggerimenti che e’ necessario metabolizzare.(E non solo…Leggere:)

    Il sogno del “tutto gratis” o “tutto subito” nell’attitudine e nel modo di vivere di diversi italiani, e’ radicato e quindi difficile da arginare.

    E infatti ci sono diversi blogger che cominciano e poi magari dopo 3 mesi,non vedendo risultati (o un esplosione delle visite) lasciano perdere il blog smettendo di aggiornarlo.

    Buona giornata,ovunque tu sia:)

    • Hai proprio ragione, ci vuole una costanza incredibile. Il tutto e subito non esiste e chi apre un blog solo per scroccare un viaggio gratis probabilmente non è da definirsi blogger. Una buona giornata a te!

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


* Questa casella GDPR è richiesta

*

Accetto

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.